La storia della Pet Therapy
dagli albori agli I.A.A. in Italia
Si può dire che già i popoli primitivi avevano intuito il ruolo terapeutico degli animali, come testimoniato da alcuni dipinti ritrovati nelle caverne di Altamura.
Il proficuo rapporto uomo-animale è stata una delle costanti nelle popolazioni e nell’evoluzione umana nel corso dei secoli. La storia Pet Therapy comincia nel XIX secolo, durante il quale si trovano le prime testimonianze letterarie degli Interventi Assistiti con gli Animali, principalmente con lo scopo di aiutare malati cronici o affetti da disturbi mentali.
Il XX secolo comincia con l’introduzione di cani in un ospedale americano, il St. Elisabeth Hospital di Washington, a supporto dei reduci della Prima Guerra Mondiale; anche dalla Croce Rossa ha utilizzato questa terapia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il pioniere della Pet Therapy è lo psicoterapeuta infantile Boris Levinson che scopre quasi casualmente l’azione positiva del proprio cane su un bimbo con spettro autistico. Nel 1961 Levinson pubblica Dos as Co-Therapist, testo nel quale riporta le sue verifiche scientifiche circa l’efficacia terapeutica degli animali d’affezione. Per la prima volta nella storia si parla di “Pet Therapy”.
L’animale come “mediatore” nelle relazioni
Da questo momento in avanti l’animale diviene un “oggetto transizionale” nelle terapie, un mediatore nelle relazioni tra il medico ed il paziente.
Negli anni successivi si moltiplicano i testi scientifici che dimostrano i benefici degli I.A.A. anche in altri campi, qui elencati; dagli anni ’90 cominciano a nascere enti per la promozione delle Attività e Terapie Assistite da Animali, nonché scuole di interazione uomo-animale.
Con il nuovo millennio nascono le prime leggi Nazionali, emanate con l’intento di regolamentare questa nuova tipologia di interventi. Il coinvolgimento di animali da compagnia ai fini di Pet Therapy (I.A.A.) è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003.
Il Governo e le regioni hanno firmato un accordo nel 2015 in merito alle Linee Guida Nazionali per gli I.A.A., elaborate dal Centro di Referenza Nazionale; tale accordo è stato poi ratificato in Legge da molte Regioni Italiane.
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