Quali animali possono fare Pet Therapy – I.A.A.?
Gli animali impiegati negli interventi assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo.
Le specie maggiormente impiegate sono:
- Cane;
- Cavallo;
- Asino;
- Gatto;
- Coniglio.
Al momento, progetti di E.A.A. e T.A.A. che prevedono l’impiego di animali da compagnia diversi da quelli sopra elencati devono essere singolarmente valutati dal Centro di Referenza Nazionale sugli Interventi Assistiti con Animali.
Il mio cane è buono, può fare Pet Therapy?
Appartenere all’elenco di animali da compagnia non è condizione sufficiente affinché il nostro amico a 4 zampe possa diventare un membro nell’equipe di Pet Therapy; per ogni singolo animale dev’essere valutata l’idoneità agli I.A.A.
Inoltre, sempre secondo le Linee Guida Nazionali, salvo casi eccezionali e a seguito di un’attenta valutazione di tutta l’equipe multidisciplinare, non è consentito l’impiego di animali che abbiano un’anamnesi di abbandono e/o maltrattamenti recenti, ivi compresi quelli ospitati nei canili e nei rifugi, a meno che non seguano un percorso di rieducazione e socializzazione mirato, in primis, al loro benessere.
Ovviamente, il nostro compagno a 4 zampe deve essere in salute: gli Interventi Assistiti con gli Animali devono salvaguardare il benessere e la salute dell’utente/paziente e dell’animale stesso!
Requisiti Sanitari
Sorrisi a 4 Zampe tutela la salute degli utenti e degli animali coinvolti nei nostri progetti; per garantire ciò richiede (in questo caso, per i cani) a ciascun Coadiutore di:
- Effettuare una visita attitudinale/di idoneità “una tantum”;
- Effettuare ogni 6 mesi una visita comportamentale di controllo;
- Essere regolarmente vaccinato secondo le linee guida per le vaccinazioni;
- Essere testato ogni 12 mesi ematologicamente nei confronti della Leishmaniosi e anche nei riguardi di altri patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo quali Filaria, Borrellia, Ehrlichia, Anaplasma;
- Eseguire ogni 6 mesi la ricerca per Stafilococchi Meticillino Resistenti e l’esame micologico sul pelo;
- Eseguire trimestralmente il parassitologico delle feci con esame copromicroscopico, il test per la ricerca della Giardiasi intestinale nelle feci e la ricerca Salmonella;
- Effettuare ogni 6 mesi una visita organica generale;
- Essere protetto adeguatamente nei confronti di ectoparassiti (pulci, zecche, pidocchi, acari), nonché nei riguardi della filaria e, per quanto possibile, anche nei confronti della leishmania;
- Qualora il soggetto dovesse manifestare problemi di patologie dovrà essere immediatamente sottoposto ad accertamenti clinici e, se necessario, strumentali per formulare adeguate diagnosi e garantire la sicurezza nel contatto con l’utente umano.
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